venerdì 25 ottobre 2013

RECENSIONI E COMMENTI CRITICI - NARRATIVA DI LUCA SCANTAMBURLO

RECENSIONI E COMMENTI CRITICI


Ecco alcune recensioni sulla mia narrativa che risalgono ad alcuni anni fa, quando avevo già scritto il mio primo romanzo (Angeli Smarriti, 2001, riedito recentemente con il titolo Luci smarrite, Youcanprint, ottobre 2013) ed alcune novelle inedite, alcune delle quali premiate anni fa presso concorsi letterari organizzati in Veneto.
Luca Scantamburlo, 25 ottobre 2013

IL COMMENTO CRITICO DI PAOLO RUFFILLI

<<La scrittura di Luca Scantamburlo è incisiva e mobilissima. Sono le qualità che danno al suo narrare la freschezza e la pregnanza che caratterizzano tutte le pagine, dalla misura lunga del romanzo al respiro breve dei racconti. Situazioni e figure, vicende ed atmosfere, tutto corre sempre sul filo di una serpentina luminosa.>>
Paolo RUFFILLI, poeta e saggista
Treviso, 25 giugno 2003

RECENSIONE DI MARIANTONIETTA SORRENTINO

<<Un viaggio nel mondo dei giovani alla scoperta di un caleidoscopio di emozioni? Un diario dove la scrittura rispecchia la giovane età dell'autore? Una storia, un reportage..."Angeli Smarriti" è questo, ma rimanda ad altro. Io lo interpreto come un viaggio in un'anima, i suoi turbamenti, le sue scoperte. Questo è il suo pregio maggiore... Si può discutere sullo stile poco curato, su un linguaggio ancora da filtrare in quanto forma imperfetta per un tema tanto carico di significato. Quello che rimane indiscutibile è l'autenticità di storie, persone e "habitat".
Un'eruzione vulcanica, quella di "Angeli Smarriti", un'eruzione che ci apre insospettati scenari di una generazione...>>
M. SORRENTINO
febbraio 2002
Fonte: http://www.ilromanziere.com/smarriti.htm
www.ilromanziere.com


IL GIUDIZIO DI LETTERA.COM - MARTINA MONTAUTI

<<[...] E' un libro di giovani e per i giovani, questo "Angeli Smarriti". E' un libro di dialoghi fitti e ricorrenti, di viscere più che di testa. La storia scorre come un fiume in piena, è ansiosa di raccontarsi come solo un ragazzo può essere ansioso di dire la sua, ed è proprio in questa schiettezza e sovrabbondanza di parole che sta la forza della trama e della narrazione. Si sente il piglio dell'esordiente, ma la leggerezza dei toni e la sincerità nel loro intercalarsi rendono godibile e piacevole la lettura.>>
Martina MONTAUTI
22-01-2002
http://www.lettera.com [libri con qualcosa di speciale dentro],
Roma





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